Paflasmòs

venerdì 2 dicembre 2022

Hiroshima e Nagasaki: commemorare NON si può. #liberacondivisione

 





Da un po’ di tempo, mi stavo chiedendo come fosse possibile che un crimine contro l’Umanità intera e senza paragoni, quale fu l’esplosione delle bombe atomiche, non avesse un suo giorno di lutto universalmente riconosciuto.

Dico “universalmente riconosciuto” perché il suo peso, la sua gravità e la sua eco hanno colpito chiunque sia sopravvissuto o nato a partire da quel fatidico 6 agosto del 1945, e non ha ancora esaurito il suo potere letale.


La Terra e le sue creature, che lo si voglia ammettere o meno, sono intimamente collegate e dipendenti; le azioni di un singolo si estendono al suo ambiente ben oltre l’immaginabile.

L’atomica, più di ogni altro evento, ne è la prova concreta.


Essere presente all’incontro presso il Comune di Verona, il 6 agosto, mi ha dato speranza: la speranza che questa vergogna, a lungo tenuta in disparte, come una brutta foto in un cassetto, abbia iniziato da qualche anno a ottenere invece un posto d’onore, quale ispirazione alle dovute scuse all’Umanità colpita ma ancor di più quale monito per mantenere la Pace e realizzare il totale disarmo nucleare.


L’Uomo è nato per la Pace, per l’armonia, per la serenità, ma il suo grande limite è quello di credere che questi preziosi stati dell’Essere si ottengano grazie al potere e al controllo.

Invece...SI CONQUISTANO con l’IMPEGNO, il DIALOGO e la BUONA VOLONTA’.


Commemorare Hiroshima e Nagasaki nelle sale del Comune di Verona, cercando di ricondurre la mente al momento della tragedia... 

Ma com’è possibile? La più fervida immaginazione non potrà mai nemmeno avvicinarsi al dolore, alla sofferenza, alla paura di chi c’era davvero... e la mente addirittura si rifiuta di immedesimarsi fino in fondo nel dolore di un altro.

Aggiungiamo poi che nessuno di noi presenti è vecchio abbastanza da aver provato sulla propria pelle il gusto orrendo della guerra, le sue privazioni, la sua incombenza... e tanto meno può conoscere direttamente l’esplosione nucleare...

E si ritorna daccapo.

Commemorare, NON si può.


Si può, però, fare altro: si può decidere che questo, che sappiamo essere stato ma non possiamo fare nostro, non si ripeta mai più. Possiamo fare si che una Storia di Pace già iniziata, possa estendersi e consolidarsi. Possiamo fare che l’orgoglio del XXI secolo sia il conseguimento di una Pace nata dalla capacità di considerare i conflitti come “occasioni per creare la Pace, come problemi condivisi” e non più come rivalità incolmabili.

Possiamo fare che il nucleare, smantellato o meno, diventi inutile e obsoleto. Possiamo decidere che la Vita sia il valore massimo e incontestato della Civiltà, anteposta a qualsiasi potere a all’arida  legge di mercato...


Quindi, ricordare Hiroshima e Nagasaki, diventa il punto zero dal quale volgere lo sguardo al futuro, educandoci al dialogo, al confronto, alla cura della Pace.


Dicevo che l’incontro in Comune mi ha lasciato incoraggiata e speranzosa: uomini e donne, prima che figure istituzionali!, liberamente riuniti in nome del disarmo, hanno sostenuto unanimemente il desiderio di creare Pace, di opporsi agli armamenti nucleari, coesi al di là degli orientamenti politici.


In loro presenza ho prestato la mia voce per due letture, ma non mi sono presentata: lo scopo di questa apparente mancanza è stato di lasciare la scena, seppure astratta, al vero protagonista: l’ auspicato e doveroso disarmo nucleare.


Usciti dai corridoi del Comune, raggiunto il prato dell’Arsenale gremito di persone impegnate, desiderose come me di testimoniare con la propria presenza anche la propria idea, si sono susseguite altre letture, altre riflessioni, altri canti, altre voci affinché gli orrori nucleari non possano mai più ripetersi ...e lanterne rosse sono state affidate alle correnti dell’Adige, memoria e monito per chiunque avesse potuto vederle...


Una cosa mi è rimasta a filo di labbra, inespressa: “insegnanti di ogni categoria, voi che avete il privilegio e l’onere di formare la società che sarà, abbiate a cuore di far sì che la Storia non sia uno sterile elenco nozionistico e nemmeno una triste sequela di eventi ormai successi e superati... Sforzatevi affinché la Storia assuma, attraverso Voi, il meraviglioso compito di essere studiata per venire superata e NON più ripetuta”


Elena Furio, per la Pace


















sabato 23 ottobre 2021

eli the worst: dove, come e quando? #liberacondivisione

Salute a tutti!

Radio Pirata - la Radio nella Radio è il programma contenitore capitanato da Gabriele Barbi nel quale noi della Ciurma riversiamo i nostri contributi.

Gabriele racconta di Radio e vicende che le riguardano, di innovazioni che condivide o critica, di tempi che cambiano e di comunicazione, di Storia della Radio ...

                                 Segue Gioacchino Stallone, che nel suo "In contatto con il Mondo" aggiunge brevi 
                                 accenti sulla Storia della Radio.

                                                               Dalla scialuppa, io, eli the worst, con il mio "Bastian Contrario",
                                                               in bordeggio nel cuore dell'Uomo, con l'intento di riportarne a
                                                               galla i preziosi gioielli che contiene.

                                                                               La voce di Luca emerge tonante dalla cambusa con
                                                                               "Topos in fabula" per raccontare, sviscerare, analizzare
                                                                               o comparare trame di film e di libri

E infine, a conclusione, il Cameo di Anna: splendide note che si raccontano da sole, musiche mai scontate e improbabili, come onde del Mare su cui beccheggia la nostra nave... 



La Ciurma al completo: Anna è riservata e si nasconde dietro al pannello!



eli the worst, ossia la sottoscritta, che con la scialuppa
del mio "Bastian Contrario" mi aggancio e mi sgancio da Radio Pirata - la Radio nella Radio...


A volte in gruppo, a volte in solitaria.

Le mie parole restano scritte in questo blog 
o sul mio www.paflasmos.org

Mi trovate su facebook alla pagina 
Bastian Contrario: il podcast e altre storie - di eli the worst
o alla mail elitheworst@gmail.com
dalla quale potete contattarmi quando volete!




Sono 4 le OCCASIONI per ascoltare la nostra puntata settimanale:

Lunedì
alle ore 19.00 puntata nuova su yastaradio.com

Mercoledì
alle ore 22.00 su Radio RCS
                        91.5fm Basso lago di Garda 98.6fm Bassa Veronese e Lessinia
                        canale 783 DTT per Veneto, parte della Lombardia e parte dell'Emilia Romagna

Giovedì 
alle ore 11.00
  su yastaradio.com

Domenica
alle ore 23.00
su yastaradio.com

ma potete riascoltarmi sul podcast laradionellaradio.wordpress.com



                 

A parte c'è il mio Paflasmòs
(lettura integrale di libri)

su yastaradio.com  

Mercoledì alle ore 19.00
Venerdì alle ore 9.00
in replica



venerdì 22 ottobre 2021

clicca leggi ascolta:"Il bosco delle Sequoie" #liberacondivisione

IL BOSCO DELLE SEQUOIE

ascolta la puntata dal PODCAST


Eh si, cari Pirati. Proprio così. I semi mettono radici, germogliano, si ingrossano, si irrobustiscono, si nutrono del terreno nel quale si trovano e si sviluppano nelle 10 direzioni, in parte in modo visibile e in parte in modo sotterraneo e subdolo.


No, certamente non ce l’ho con nessuna pianta e con nessun albero, per i quali nutro grande rispetto e riconoscenza, ma volevo davvero rendere forte e incisiva la percezione della potenza esponenziale di qualcosa che nasce da un apparente nonnulla.


Salute come sempre a tutti voi, miei pirati di Radio, di terre, di rete, Ciurma compresa e buon ascolto o buona lettura dalla vostra eli the worst, alle prese con una nuova puntata di Bastian Contrario! …e grazie, grazie come sempre per la vostra attenzione e partecipazione.

Oggi, dove vi porterò con il mio bordeggio? Da dove partiremo, ma soprattutto, dove approderemo tra racconti, riflessioni e considerazioni?

Salite a bordo, aprite il cuore e lasciate alla deriva i pregiudizi…

Ma voi…le conoscete le Sequoie?

Le Sequoie sono alberi…immensi!


Il diametro alla base dei loro tronchi può arrivare a circa 11 metri e la loro altezza a 115 metri! Per carità, sto parlando delle massime dimensioni riscontrate, ma gli 80/90 metri di altezza e gli 8 o 9 di diametro alla base non sono cosa rara…

Se siete come me, vi servono esempi pratici per creare un immaginario adeguato: vi dico solo che la casa dove abitavo era a base 10×10, con una superficie di 100 mq: quindi la larghezza di queste strepitose creature è quella di una comoda casa.

Ma se valutiamo anche l’altezza, ipotizzando appartamenti di 3 mt d’altezza comprensivi di solette, ci troveremo sotto a veri e propri grattacieli di legno rossiccio e foglie aghiformi, di 30 o 40 piani…

Già vi immagino, tutti a costruire mentalmente queste dimensioni e a puntare sincronicamente i vostri nasi in su per percepire con i sensi e le emozioni la sensazione di immensità e possenza di questi Giganti della Terra e a percepire voi stessi irrisori di fronte a tanta magnificenza, singoli 65esimi dell’altezza stessa di ciascuna Pianta!
Se poi aggiungete che la vita di queste piante, accertata sui 2500 anni, sembra poter raggiungere addirittura i 5000 anni…beh, non so voi, ma in un istante io percepisco l’esiguità della mia forza e della mia presenza come singola Vita nell’Universo e resto affascinata, sopraffatta, emozionata e attonita!

Eppure, eppure tanta immensità scaturisce da semplicissimi semi, semi non più grandi di 6 mm, come del resto le foglioline, come ne ho visti tanti per piante e fiori ben più piccoli… malgrado il gigantesco seme dell’avocado dia origine a piante non più alte di 20 metri…

Mi sa che se proseguo, inizierete a chiedervi se voglia darvi lezioni di botanica… Lungi da me un simile proposito….

In realtà il fuoco del mio chiacchiericcio era appunto portarvi a focalizzare l’attenzione sulle proporzioni: 6 minuscoli millimetri che si sviluppano per 19.200 volte in altezza e, valutando un calcolo molto approssimativo dello sviluppo orizzontale tra tronco e chioma… potremmo buttar lì che il semino in questione replica se stesso non meno di 1.220.000.000 volte!

Ripeto: un singolo seme può replicare se stesso un miliardo e duecentoventimila volte!!!

Bene, provate a fare con me esercizio di fantasia e a immaginare che queste Sequoie spuntino con facilità e crescano con rapidità…

Nel giro di poco…non ci sarebbero più case, strade, luce del sole, orti, aziende, giardini, scuole…

La potenza inesorabile di tronchi così massicci ed estesi in larghezza, sposterebbe ogni altra realizzazione umana dissestandola e distruggendola, se venissero lasciati liberi di crescere spontaneamente in tutta la loro sublime maestosità…

E stiamo ancora parlando in modo positivo.
Ora, come un colpo di spugna bagnata su una lavagna di ardesia, via ogni scritta di gesso: e sulla lavagna della nostra immaginazione appare lucida e profonda l’oscurità, un’oscurità che annulla tutta la poesia insita nelle Sequoie e la trasforma, la ripiega e la riveste di un potere negativo.

Ogni singolo albero si trova a rappresentare uno qualsiasi dei mali che insistono nella nostra società.

Eh si, cari Pirati. Proprio così. I semi mettono radici, germogliano, si ingrossano, si irrobustiscono, si nutrono del terreno nel quale si trovano e si sviluppano nelle 10 direzioni, in parte in modo visibile e in parte in modo sotterraneo e subdolo.

No, certamente non ce l’ho con nessuna pianta e con nessun albero, per i quali nutro grande rispetto e riconoscenza, ma volevo davvero rendere forte e incisiva la percezione della potenza esponenziale di qualcosa che nasce da un apparente nonnulla.

 Purtroppo viviamo in una società nella quale io vedo con ovvia certezza cose che chi di dovere sembra non vedere o non leggere, nel migliore dei casi sembra solo sottovalutare.

Sembra quasi che sociologi – o chi come e per loro -, si limitino a prendere nota e a descrivere gli eventi una volta che diventino conclamati e consolidati.

Quasi che 2 + 2 non faccia più 4 o che un centrifugato di carota dia succo di fragola!

Insomma, davvero certi comportamenti sono invisibili ed è necessario che abbiano esiti eclatanti prima di attirare l’attenzione e far si che qualcuno intervenga?

Dalle mie parti si dice “chiudere le stalle dopo che sono scappati i buoi”…

Facciamo un po’ di esempi: il bullismo.

Da quant’è che se ne parla nei corridoi delle scuole?

Da quant’è che se ne vede nei film, purtroppo pessimi esempi? Da quant’è che se ne discute nelle case?

E quando si farà realmente qualcosa per contrastarlo?

Eppure, siamo già arrivati ai suicidi, causati dal bullismo.

Ne è pregna la rete.

Chi è che non vede e non agisce?

Le famiglie? La scuola? La politica?

Cosa si deve ancora aspettare, per veder cambiare le cose?

La violenza sulle donne. Da quant’è che si parla di violenza sulle Donne? Da quant’è che se ne vede nei film, purtroppo pessimi esempi? Da quant’è che se ne discute nelle case?

E quando si farà realmente qualcosa per contrastarla?

Eppure, siamo già arrivati ai femminicidi, limite estremo della violenza sulle Donne.

Ne è pregna la rete.

Chi è che non vede e non agisce?

Le famiglie? La società? La politica?

Cosa si deve ancora aspettare, per veder cambiare le cose?

E avanti con le solite “categorie” (che brutta parola!!!) di persone violate: disabili, clochards, stranieri, rappresentanti Lgtb, e chi più ne ha più ne metta.

Aggiungiamo la disgustosa situazione di troppi lavoratori e lavoratrici.

Aggiungiamo gli abusi edilizi e ambientali.

 Aggiungiamo le grandi opere del tutto inutili perché vengono prima di coloro per i quali dovrebbero essere realizzate, ossia gli Umani.

Aggiungiamo la brutalità nelle case di riposo, gli abusi sui minori…

Aggiungiamo la Sanità, sempre più privatizzata, sempre meno capillare, sempre più di rappresentanza e interessi già prima della crisi da covid.

…e tutto questo senza nominare direttamente i loschi affari della criminalità più o meno organizzata.

Anche il rigurgito fascista è stato sottovalutato: eppure non c’è nemmeno bisogno di cercare lontano per riconoscerne le dinamiche: basta parlare con i nostri anziani per comprendere che etichette, negazioni, esclusione, discriminazione, favoritismi e controllori erano i portinai di quel pessimo capitolo della nostra Storia del ‘900…

Ma davvero, con l’abbattimento delle Torri Gemelle e il successivo comportamento americano, con le chiusure delle frontiere, con i supercontrolli e successivamente con l’enfasi dedicata alla memoria della prima guerra mondiale, ho visto solo io ringalluzzirsi i pavidi che prima soddisfacevano le proprie fantasie e il saluto fascista solo al gabinetto, e ho iniziato a tremare leggendo tra le righe la possibilità di questa voglia di ritorno al peggiore del passato dell’uomo?

Eppure, non ci sono azioni, se non sporadiche, spesso disorganizzate, spesso isolate, ma quasi sempre non istituzionali per porre rimedio a queste nefandezze.

Le Sequoie del male, vanno estirpate appena germogliano, o recise quando ancora è possibile farlo, senza aspettare che si manifestino nel proprio pieno vigore e nella massima resistenza agli attacchi esterni!
Scrivendo questo pezzo, mi è venuta in mente una delle 12 fatiche di Ercole: la battaglia contro l’Idra.

Per chi non ricorda, l’Idra, specie di drago-serpente velenosissimo, aveva nove teste, delle quali una centrale e immortale. Ogni volta che veniva recisa una di queste teste, dal moncone ne nascevano due. Per dovere di memoria, Ercole recise e cauterizzò le ferite delle 8 teste mortali in modo che non rispuntassero e annientò la testa centrale con un grosso masso che la immobilizzò.

Quando lessi a scuola questo pezzo della mitologia, non colsi il senso, o forse la professoressa non risvegliò il mio interesse fino a trarne memoria, ma ora mi è così

 trasparente e chiara questa allusione al male virulento e insito all’interno della Società umana (che, una volta di più, ricordo essere la somma dei nostri individuali comportamenti).

Un singolo mostro dalle mille manifestazioni!

Profondamente, non c’è differenza tra il femminicidio, il ricatto, la truffa, l’abuso di minore, il mancato soccorso o altre azioni indegne che squalificano la comunità umana.

Il male, nel senso di abuso, di negazione dell’espressione individuale, di disprezzo per l’individuo e le sue manifestazioni, di annientamento della libertà di espressione, scelta e azione o della Vita stessa, è uno, come una è la testa principale dell’Idra. I modi in cui si manifesta sono le teste che, recise, si ripropongono sdoppiate, e quindi più subdole e diversificate.

E torniamo alle Sequoie. E’ il seme del male che deve essere colto sul nascere, appena appena sia riconoscibile.

Come la vedo io?

Complessa, diversificata e in tempistiche multiple.

Nell’essere umano è insito il bisogno di approvazione.

Come il fumatore è ormai a disagio quando si trova tra non fumatori, malgrado in passato fumasse al bar, al cinema, in auto, anche in presenza di bambini, i primi a poter fare qualcosa negli interstizi del male siamo proprio noi, con un dissenso attivo ed esplicito, soprattutto tra coloro che meglio conosciamo, tra coloro che tengono alla nostra stima e alla nostra opinione.

Impariamo ad esprimere a voce alta le nostre opinioni riguardo a fatti inaccettabili, invece di considerarle mentalmente o con le persone che a priori sappiamo pensarla come noi: a poco o niente serve raccontarsela tra persone di pari sensibilità. E non serve accusare direttamente: se io a voce alta esprimo ogni volta la mia distanza da azioni violente sui bambini, ad esempio, chi si relaziona con me saprà, e senza che muova accuse, che nel caso facesse qualcosa ai bambini non avrebbe né il mio plauso né il mio appoggio…

I tribunali dal canto loro non dovrebbero fare sconti di pena e accomodamenti su certi eventi. E i legislatori dovrebbero fare leggi ad hoc in tempi strettissimi, supportati da psicologi capaci per non lasciarsi sfuggire sfumature e per non sottovalutare segnali.

Non sono una di quelle che crede nella repressione coercitiva, anche se in prima battuta sicuramente sarebbe necessario isolare chi non rispetta non tanto le regole, ma proprio le

 Persone. E all’interno di quell’allontanamento, si dovrebbe capire che non sono le punizioni a cambiare le Persone, ma la loro rinnovata capacità di leggere e comprendere gli eventi, e quindi agire per risvegliare quel tipo di cambiamento.

Nel frattempo, la base più concreta per un cambiamento sociale reale e duraturo dovrebbe partire da una seria formazione scolastica.

Inutile dire che ci devono pensare le famiglie a correggere i figli. Non per indifferenza o mancanza di volontà, ma se molte famiglie non sono di per sé formate al rispetto, alla considerazione dell’altro, alla salvaguardia dell’ambiente, tanto per fare esempi, sarà impossibile che educhino i figli a questi valori che non appartengono loro.

E’già dall’asilo, ad esempio, che non devono passare messaggi come quello che mi ha riportato mia nipote, quattro anni: “Sai, nonna, Giacomino mi ama perché mi picchia sempre”.

Forse a casa, con superficialità si sorride, anche se io le ho prontamente spiegato che l’Amore è altro dalle percosse, i genitori non sono sempre psicologi o pedagogisti. Ma la Maestra dovrebbe immediatamente smontare un concetto di questo tipo, che come il piccolo seme di Sequoia, potrebbe portare Giacomino, un giorno lontano, ad essere un femminicida …


mercoledì 13 ottobre 2021

Clicca leggi ascolta: 7 maggio 2007: la mia Protesta...#liberacondivisione

7 maggio 2007:
la mia Protesta...

ascolta la puntata dal PODCAST

 Salute, Ciurma e Pirati di ogni dove! 

Oggi, dove vi porterò con il mio bordeggio? Da dove partiremo, ma soprattutto, dove approderemo tra racconti, riflessioni e considerazioni?

Salite a bordo, aprite il cuore e lasciate alla deriva i pregiudizi…


“7 maggio 2007

Eccomi qua. 

A fare i conti con me stessa e con il resto del mondo.
Ho deciso. Con una tristezza mortale, ho deciso.
Entro stasera ciò che rende donna una donna, non mi apparterrà più.
Il mio ventre sarà sterile e silenzioso

lunedì 11 ottobre 2021

Clicca leggi ascolta: “La mia verità sull’Amore” #liberacondivisione

  “La mia verità sull’Amore”





ascolta la puntata La mia verità sull'Amore

...e anche per oggi, salute a tutti voi, miei cari Pirati! Voi che navigate con me, ma soprattutto voi, che dalla terra ferma dell’ascolto e della lettura, date un senso al mio impegno.

Già, il mio impegno.

Ma ha davvero un senso dedicare il mio tempo a considerare le cose, a farmene carico, a elaborarle e a cercare di scardinare o saldare certi capisaldi forte solamente del mio sentire, del mio punto di vista, della grande voglia di pace e di rispetto reciproco tra le Persone, indipendentemente dalle situazioni, le etnie, le religioni, le preferenze sessuali, i ceti sociali?

Tutto appare ai miei occhi così trasparente, limpido, coerente, fattibile, al limite dell’ovvietà, ma alla fine sembra che

domenica 10 ottobre 2021

#liberacondivisione Aggiornamento e novità: appuntamenti di Bastiàn Contrario


BASTIAN CONTRARIO
è
a bordo di

🎤☠️🎧 Radio Pirata - la Radio nella Radio:

generalmente prendendo parola tra il 40° e il 55° minuto dall'inizio del programma, poco prima, poco dopo.

Radio Pirata - la Radio nella Radio va in onda 3 volte alla settimana con la stessa puntata:


🎤☠️🎧 yastaradio.com

Lunedì ore 19.00

Giovedì alle 11.00

Domenica alle 23.00

su www.yastaradio.com


NOVITA' !!!!

NUOVA COLLABORAZIONE, NUOVO APPUNTAMENTO!

Onoratissima di partecipare!

🎤💯👣 🎧 Radio 100 Passi

Venerdì alle 18.10
Martedì alle 11.30 in replica.

www.radio100passi.net

ripropone le puntate di Bastian Contrario secondo un proprio calendario



🎤⚓️☕️🎧 Anchor

"Bastian Contrario - Amici di Chiacchiera"

la raccolta delle 41 puntate, e qualche novità 

su Anchor.fm/bastiancontrario 




🎤 ▶️ 🎧 In Podcast

sui migliori player.

Qui si ha la possibilità di riascoltare
puntate già andate in onda

Clicca su La Radio nella Radio 




🎤📕🎧 yastaradio.com

Paflasmòs lettura di libri

Mercoledì alle 19.00
Venerdì alle 9.00 in replica

Su www.yastaradio.com 



                      


#liberacondivisione - "Io non mi sento innocente", Bastiàn Contrario

 IO NON MI SENTO INNOCENTE




Quando sentite dire “Bastian Contrario”, probabilmente vi aspettate di approcciare una rubrica pensata per dare addosso più o meno a tutti e magari con una certa veemenza…

In realtà no: la mia “fatica”- se così si può dire – nell’andare “contro”, è più che altro quella di guardare alle mie responsabilità anche se non sempre riesco a rispettarle, nell’essere scomoda nelle mie riflessioni, e nel condividerle con chi mi ascolta…

giovedì 7 ottobre 2021

Clicca e ascolta tutte le puntate di Radio Pirata - la Radio nella Radio #liberacondivisione

 Libero ascolto delle vecchie puntate, 
grazie alla disponibilità dai vari podcast esistenti.

Ogni rubrica di ciascun Pirata è caricata autonomamente,
per cui ciascuno di voi potrà ascoltare l'intero programma
o riascoltare lo spezzone prescelto con immediatezza.

...ad esempio, se cercate me: eli the worst con Bastian Contrario! 😜


Per trovare ciascuno di noi, vi proponiamo di entrate con facilità cliccando su
La Radio nella Radio 
e scegliendo ciò che preferite!

mercoledì 2 giugno 2021

#liberacondivisione: SE dice NO, è STUPRO - (di Giacomo Grassi – L’infinita guerra tra i sessi - per Ciesse Magazine)

 "SE DICE NO, E' STUPRO"

"Ferendo la dignità della donna sia pure con l’alibi del gioco o dello scherzo l’uomo ha ferito a fondo anche la propria anima e ne porta tutto il disagio…

I vecchi schemi sedimentatisi nei millenni di certo non si superano facilmente, ma ci è lecito sperare che l’epoca che si annuncia sarà all’insegna della riconciliazione e dell’armonia e non di una sterile lugubre e stancante guerra fra i sessi…"

Clicca sul titolo per leggere l'articolo intero 

domenica 30 maggio 2021

Clicca e ascolta tutte le puntate di Radio Pirata - la Radio nella Radio #liberacondivisione

  Libero ascolto delle vecchie puntate, 

grazie alla disponibilità dai vari podcast esistenti.

Ogni rubrica di ciascun Pirata è caricata autonomamente,
per cui ciascuno di voi potrà ascoltare l'intero programma
o riascoltare lo spezzone prescelto con immediatezza.

...ad esempio, se cercate me: eli the worst con Bastian Contrario! 😜


Per trovare ciascuno di noi, vi proponiamo di entrate con facilità cliccando su
La Radio nella Radio 
e scegliendo ciò che preferite!

sabato 1 maggio 2021

#liberacondivisione - “RESTITUITECI I POSTI DI LAVORO CHE CI AVETE RUBATO, bis” - Bastiàn Contrari


RESTITUITECI I POSTI DI LAVORO  CHE CI AVETE RUBATO, bis

 


[...] Finché non saranno considerati beni di prima necessità quelli che soddisfino la cura della Persona a partire dalle sue relazioni: iniziando dalla scuola, proseguendo con la cura dei minori, con il sostegno alle famiglie monogenitoriali – che non significa offrire bonus e parcheggi-bebè, ma supporti nell’organizzazione familiare in senso fisico e umano -, con adeguata assistenza a portatori di handicap e alle loro famiglie, con l’accesso a supporti psicologici fruibili tanto quanto...

giovedì 15 aprile 2021

#liberacondivisione - NON SI E' MAI SENTITO CHE CI SI DEBBA DIFENDERE DA UN AMICO! - 25 APRILE - Bastian Contrario


NON SI E' MAI SENTITO CHE CI SI DEBBA DIFENDERE DA UN AMICO!



[...] Non posso non essere riconoscente a tutti quei coraggiosi e quelle coraggiose che hanno davvero dato la Vita, spesso ben consapevolmente, per permetterci un futuro dignitoso e libero, libero dalla guerra e dai soprusi, con notti durante le quali le Persone hanno potuto reimparare a dormire serene…

Non posso non essere riconoscente a quelle Madri che consapevoli del rischio che avrebbero corso, sostenevano i propri figli e le proprie figlie a combattere da Partigiani e non posso nemmeno immaginare il coraggio che dovevano avere questi combattenti, la paura da dominare, l’ingegno da esibire, la sfrontatezza da sfoderare insieme alla scaltrezza.

[...] Me lo chiedo spesso cosa potrebbe davvero portarmi ad uccidere un altro essere vivente e dopo tanti anni, non ho ancora una risposta. O forse, in fondo in fondo, non voglio proprio trovarla.

Forse non voglio riconoscermi quella forza interiore selvaggia e incontrastabile che fortunatamente non ho mai avuto bisogno di liberare dalla profondità della sua tana e magari raccontarmi che io…No, io non lo farei mai.

Forse! Forse non lo farei mai. Spero di ....

lunedì 12 aprile 2021

#liberacondivisione - PAFLASMÒS legge per te: "I NOVE SCALINI - Cronaca di una reincarnazione"

su Yastaradio
MERCOLEDÌ alle ore 19.00 
VENERDI' alle ore 9.00 in replica

eli the worst ritorna come
PAFLASMÒS legge per te
"I NOVE SCALINI - Cronaca di una reincarnazione"


clicca sull'iommagine

 ...e la stagione della lettura prosegue!

Da mercoledì 14 aprile "I NOVE SCALINI - Cronaca di una reincarnazione" scritto da Anne e Daniel Meurois-Givaudan.

E' un libro, questo, che ho scelto per voi con un po’ di perplessità perché ci porta in un terreno...no, meglio “in uno spazio” fisico e mentale molto diverso da quello pragmatico cui siamo abituati a far riferimento.

Intanto c’è da prendere in considerazione il titolo: “i nove scalini”...

Di quali scalini stiamo parlando? Nove, non vi dice nulla?

Sono i nove mesi della gestazione, del periodo di massima magia della vita...

E fin qui, nulla di cui stupirci...

Lo stupore nasce, invece, dalla prospettiva da cui si guarda la situazione... Gli autori, Anne e Daniel Meurois-Givaudan, parlano di “cronaca di una reincarnazione”.

E questo, ovviamente, presume la capacità di aprire la nostra mente almeno alla “possibilità” che la reincarnazione sia una qualità propria dell’anima...

E ci pone nella necessità di osservare la gestazione da un punto di vista del tutto diverso: intanto ciascuno di noi dovrà

giovedì 1 aprile 2021

#liberacondivisione - "LA PERFEZIONE, QUESTA INGANNATRICE! ", Bastiàn Contrario


LA PERFEZIONE, QUESTA INGANNATRICE! 



[...] Sembra strano parlare di pregiudizi, quando la regina indiscussa della puntata, come recita il titolo, sarà la Perfezione!
Chi non resta incantato e affascinato da linee pulite, eleganti, precise?
Chi non resta colpito da una pelle liscia, levigata, omogenea?
Chi non resta basito e frastornato davanti a una vera opera d’arte?
Chi non resta trasecolato e estasiato da una meccanica ineccepibile?
Chi non resta ben impressionato da una relazione presentata senza cancellature, senza sbavature, senza errori ortografici?
Insomma, potrei anche pensare che stiate chiedendovi di cosa mai io voglia discutere, a questo punto, perché, ecco, si, se c’è una cosa che poco si può fare riguardo alla perfezione, è parlarne: l’argomento…si esaurisce in se stesso!
Che cosa mai si può dire della perfezione?
Che ci lascia incantati, che è…perfetta, che ha dei caratteri così…così… … Che insomma, non è…
Ecco. Credo che l’argomento, salvo non voler ripetere con ridondanza le stesse cose, così come una primadonna scintillante sul palco si allontana con un sorriso smagliante, seguita dal suo occhio di bue, possa defilarsi con eleganza da questa trama.
E dunque, fuori scena la perfezione, cosa resta?

Per me, eli the worst, resta.....